La freccia del tempo termodinamico scorre da millenni in un’unica direzione ed è secondo tale orientamento del tempo che noi svolgiamo la nostra vita. Da sempre viviamo con la certezza che un sistema fisico “evolve da uno stato iniziale X al tempo t a uno stato finale X* a un tempo t* (con t*>t) e non ritornerà mai ad X in nessun istante successivo a t*”.
Si può comprendere, allora, quanto sia rivoluzionario e quasi impensabile invertire la direzione del tempo. Rivoluzione che, tra l’altro, andrebbe a contraddire la seconda legge della termodinamica.
Ebbene, un esperimento messo a punto dai ricercatori del Moscow Institute of Physics, in collaborazione con studiosi svizzeri e statunitensi, è riuscito a invertire la direzione del tempo.
Per l’esperimento, i cui risultati sono stati pubblicati sulla rivista Scientific Reports, i ricercatori hanno utilizzato un computer quantistico Ibm, nel quale al posto dei bit dei nostri pc, gli elementi base dell’informazione sono i cosiddetti “qubit” (quantum bit, unità di informazione quantistica).
Nel dettaglio, i ricercatori hanno lanciato un “programma di evoluzione” che ha portato i qubit a disegnare sequenze di zero e uno mutevoli e sempre più complesse, “dall’ordine al caos”. In seguito, un altro programma ha modificato la sequenza di qubit riportandola dal caos all’ordine originario. Quindi in una direzione opposta alla freccia del tempo termodinamica.