Torna nel 2021 La Giornata internazionale delle persone con disabilità, indetta dalle Nazioni Unite dal 1992 per sensibilizzare sul tema dei diritti delle persone disabili nel mondo. La Giornata mira ad aumentare la consapevolezza verso la comprensione dei problemi connessi alla disabilità e rinnovare l’impegno per garantire la dignità, i diritti e il benessere delle persone che vivono questa condizione.
Ogni anno, il 3 dicembre è dedicato ad un tema specifico e nel 2021 è “Trasformazione verso una società sostenibile e coinvolgente per tutti”, ribadendo il carattere intersezionale delle istanze poste dai vari movimenti per i diritti dei disabili nel mondo.
Dal 2006 questa giornata di riflessione ha uno strumento in più per creare consapevolezza, ovvero la Convenzione delle Nazioni Unite sui diritti delle Persone con disabilità (UNCRPD), approvata appunto nel dicembre del 2006, sulla base di molti decenni di lavoro dell’ONU in questo campo.
La Convenzione ha ulteriormente migliorato i diritti e il benessere delle persone con disabilità nell’attuazione dell’Agenda per lo sviluppo sostenibile del 2030, ma molto c’è da fare a livello internazionale e in Italia sulla piena affermazione di diritti e sull’abbattimento dei pregiudizi e delle discriminazioni delle persone disabili.
Composta da un preambolo, 30 articoli che enunciano i diritti delle persone e i doveri degli stati membri, e altri 20 articoli che regolano i rapporti internazionali sul tema, la Convenzione è stata recepita dal Parlamento italiano nel 2009 e dall’Unione Europea nel 2010.
Attualmente è applicata nel mondo in poco più di una cinquantina di stati.
Come partner comunicazione del Disability Pride Network segnaliamo alcuni tra gli appuntamenti organizzati dai vari membri della rete.
Tante altre sono le iniziative organizzate su tutto il territorio nazionale da varie reti ed associazioni per ribadire la necessità di accelerare sull’affermazione dei diritti e la realizzazione di politiche efficaci in tal senso, rinnovando l’auspicio di una piena affermazione dell’articolo 3 della nostra carta costituzionale.
Obiettivi, quelli della pienezza dei diritti e dell’abbattimento di ogni stigma, che devono essere sempre più perseguiti anche in Italia, Paese che di fatto è stato il promotore della Convenzione in seno alle Nazioni Unite.