Botte. Willy Monteiro Duarte è morto di botte, in una notte terribile in cui ogni spiraglio di umanità ha ceduto il posto alla violenza.
Venti minuti di botte: calci e pugni contro un ragazzo di 21 anni, colpevole di voler difendere un amico nel centro di Colleferro, alle porte di Roma.
Emergono dettagli sulla vicenda e sugli aggressori, di ora in ora.
Ma le botte restano.
Resta inconsolabile il dolore di una madre e di una famiglia lacerate.
Restano i sogni infranti di Willy, che frequentava l’istituto alberghiero di Fiuggi, lavorava come aiuto cuoco all’Hotel degli Amici di Artena a amava giocare a calcio.
Resta il desiderio di giustizia.
Restano tutte le nostre domande.
E resta l’assoluta incapacità di riconoscersi umani.