Nella società dei fast food, nel tempo del “non ho mai tempo”, all’epoca della velocità, ci fermiamo un po’ per riflettere – lentamente – sul valore delle parole.
Con questo obiettivo, che non è accademico ma di confronto e di condivisione, lanciamo oggi la nuova rubrica di Sinapsimag: “Parole alla Lente”, uno spazio o – se volete- un momento per ripercorrere la storia di alcune parole, collegandole a fatti di attualità e ad argomenti che ci interessano da vicino.
Parole quotidiane o parole che stiamo dimenticando, parole difficili e parole gentili. Parole, parole, ma non soltanto parole. Anche curiosità e aneddoti, punti di vista e una missione coraggiosa: dire la nostra parola, trovando un piccolo spazio nella discussione sul linguaggio, sulle parole in rete e sulla comunicazione (scientifica e non solo).
Desideriamo, insomma, incontrare altre parole, non per sfidarle ma per abbracciarle. Questo proveremo a fare e ci piace inaugurare la rubrica proprio con la parola “abbraccio”, un vocabolo forte, molto fisico, che ci invita ad un’azione stupenda: accogliere, accogliersi.
E allora prendiamoci un po’ di tempo per immaginare che tutte le parole, insieme, possano abbracciarsi e dire qualcosa che abbia a che fare con la bellezza.
Senza fretta, lentamente.